Il DSPT fa parte di un vasto capitolo di patologie alla cui origine figura sempre un evento traumatico; si manifesta con ansia incoercibile, paura e apprensione. In alcune situazioni più gravi le caratteristiche cliniche evidenziano sintomi anedonici e disforici, rabbia e aggressività esternalizzate fino a veri e propri comportamenti dissociativi (cfr. DSM5).
Se l’evento traumatico è stato indotto da altri, la problematica nel suo insieme acquisisce di norma valenza medico legale e giudiziaria. C’è poi tutta la parte legata alla elaborazione personale dei vissuti propri, in relazione alla struttura psicologica dell’individuo sofferente; non sempre è facile dimostrare con testimonianze veraci alcune responsabilità oggettive, specie se i fatti e/o le circostanze sono riferiti essere accaduti in àmbito famigliare.
Per chiarezza espositiva propongo la seguente elencazione degli eventi traumatici, secondo ordine di gravità:
1. LE GRANDI CATASTROFI
comprendenti i terremoti, gli tsunami, le alluvioni, le frane, i crolli improvvisi, gli incendi (le calamità naturali in generale) e le guerre, compresi i movimenti rivoluzionari di piazza.
Di norma questi fatti hanno in comune la imprevedibilità. I danni derivanti possono assumere caratteristiche catastrofiche, come la perdita di persone care, della propria abitazione e dei beni di possesso in generale. In questi casi si muovono in aiuto dei singoli le Istituzioni preposte: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Polizia, Esercito…
Il soccorso psicologico si orienta verso due direttrici; da una parte l’accoglienza e l’ascolto nei confronti di chi è rimasto vittima dell’evento calamitoso e, dall’altra, il sostegno da fornire al Personale di Soccorso per evitare in loro il fenomeno del burn out.
E’ ben comprensibile quanto sia scarsa l’efficacia psicologica nei confronti di chi ha subìto effetti tanto devastanti.
2. ATTI DI VIOLENZA E/O DI VANDALISMO
In questa categorìa rientra il vasto capitolo delle aggressioni fisiche subìte a scopo di rapina, gli stupri e la violenza sessuale in senso stretto, gli atti di bullismo, di omofobia, razzismo etc.
Anche in questi casi il beneficio atteso per chi esercita attività sanitaria di sostegno psicologico è molto scarsa. L’Operatore addetto a questo tipo di soccorso ha bisogno di un lungo e complesso addestramento e può esercitare la sua missione solo se è dotato di particolari capacità empatiche.
3. PERDITA DI UNA PERSONA CARA
Anche questa evenienza è molto devastante per la struttura psichica di chi sopravvive. Si tratta di mettere in atto complesse e standardizzate procedure di elaborazione del lutto. Se tra due persone, esempio marito e moglie, si è trascorsa una vita insieme fatta di condivisioni e ricerca di obiettivi da realizzare in comune, chi resta solo/a difficilmente sarà in grado di ricominciare. Lo stesso vale per i genitori al quale viene a mancare un/a figlio/a.
Nelle scale di misura degli stress (cfr. Rating scale di Rahe ed Holmes o di Paykel e coll.), le evenienze sopra elencate registrano il peso più elevato.
Un altro campo nel quale si genera una forte frustrazione è quando si arriva alla separazione o al divorzio. Di norma, a monte di una decisione per un passo del genere le ragioni e i torti mai si dividono a metà.
E, in questi casi, il supporto di aiuto si basa sulla ricerca dei talenti nascosti e attivazione di tecniche di empowerment per aiutare la persona a superare lo stress causato dalla separazione, al fine di riuscire un giorno a risollevarsi dal trauma e prepararsi per una nuova forma di vita.
4. SOPRUSI SUBITI IN AMBIENTE LAVORATIVO
Il lavoro occupa una parte molto consistente nella vita di ogni persona. L’equilibrio economico del singolo e della famiglia dipende quasi esclusivamente dal buon rapporto lavorativo. Di norma ci si prepara con grande impegno ed aspettative sottese; ormai, raramente ci si dedica ad attività singole, come gli artigiani di una volta; il lavoro in team prevede un coach, un conduttore, un organizzatore e, dalle sue qualità specie in àmbito comunicativo, dipendono i risultati lungo la filiera produttiva. Le squadre, difficilmente sono omogenee; a parte alcune di quelle sportive, le altre sono composte da professionisti con qualifiche differenti; non solo, ma in ogni contesto lavorativo è d’obbligo includere un numero di dipendenti diversamente abili (ex legge 104/’92); infine, ma non per importanza, ogni lavoratore porta con sé la propria personalità, il proprio carattere, i problemi del vivere quotidiano.
In alcuni contesti si verificano le seguenti condotte aberranti:
UMILIAZIONI DAVANTI A TUTTI
EMARGINAZIONE
MOLESTIA/VIOLENZA SESSUALE
DEMANSIONAMENTO
MOBBING
Ogni Datore di Lavoro, se autorizzato ad assumere Dipendenti, deve avere in Azienda il Medico Competente il quale, per legge, oltre alla verifica periodica della idoneità del lavoratore alle mansioni preposte, alla sicurezza e alla prevenzione infortunistica, si occupa anche del contesto psicologico affinché il lavoro non diventi esso stesso causa di stress.
Vedi Disturbi da Stress Lavoro Correlato
Diagnosi
Quando in Studio si presentano pazienti con una o più di queste problematiche, occorre valutare, con la dovuta attenzione, se realmente ci sono responsabilità attribuibili all’Ambiente di lavoro non senza una scrupolosa diagnosi differenziale in relazione al temperamento/personalità del paziente rispetto ai singoli vissuti particolari.
Caso per caso si esaminano i fatti esposti e se si ravvisa un DSPT – lavoro correlato è preciso dovere dello psicoterapeuta informare degli accadimenti rilevati il Medico di MG e/o il Medico del Lavoro Aziendale e accertarsi, fino in fondo che i fatti osservati durante il setting in scienza e coscienza professionali, giungano all’attenzione delle Istituzioni preposte, in modo particolare a: SPISAL e/o INAIL di competenza.
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